Lascio andare la mano che mi stringe la gola Lascio andare la fune Che mi unisce alla riva Il moschettone nella parete L'orgoglio e la sete Lascio andare le valigie e mobili antichi Le sentinelle armate in garritta A Ogni mia cosa trafitta Lascio andare il destino Tutti i miei attaccamenti I diplomi appesi in salotto Il coltello tra i denti Lascio andare mio padre e mia madre E le loro paure Quella casa nella mia foresta Un umore che duri davvero Per ogni tipo di viaggio È meglio avere un bagaglio leggero. Distendo le vene e apro piano le mani Cerco di non trattenere più nulla Lascio tutto fluire L'aria dal naso arriva ai polmoni Le palpitazioni tornano battiti La testa torna al suo peso normale La salvezza non si controlla Vince chi molla vince chi molla